Perchè scrivere se nessuno legge?

Ce lo siamo chiesti mille volte e ci siamo anche risposti altrettante volte: nessuno legge perchè non è interessante sentire cose poco autentiche. Ecco perchè la nostra presentazione è tutto tranne che un’esposizione patinata di pregi e conquiste abbaglianti . Cominciamo dall’inizio, chi siamo? Ci chiamiamo Bye Bye Silos e siamo un’agenzia di comunicazione contemporanea che unisce la sensibilità creativa alla visione strategica. Qui collaborano persone con competenze diversificate che realizzano progetti di comunicazione convincenti e che durano nel tempo.

Affrontiamo la comunicazione in tutte le sue ampie declinazioni con una visione umanocentrica: crediamo nella bellezza e nell’intelligenza, conseguentemente privilegiamo la ricerca di contenuti e la produzione di attività che creano valore e armonia. Non è così semplice, ma abbiamo provato a raccontarlo nel nostro manifesto: (to) Breath.

[@lucamaleonte]

Ideiamo concept e ne curiamo la produzione sia on line che off line in una vera simmetria ‘phigital’ consapevoli che tutti ci muoviamo in un palcoscenico digitale, dove il ‘dietro le quinte’ non può essere lasciato al caso. Utilizziamo la tecnologia senza farci sopraffare, convinti della sua utilità e consapevoli di quanto sia uno dei maggiori driver per l’inclusione e l’accessibilità delle persone svantaggiate all’esperienze culturali e sociali.

Non operiamo ‘chiusi’ nella nostra realtà privilegiata ma interloquiamo con la società a più livelli, ricerchiamo l’interazione con i territori e perseguiamo l’obiettivo di fare la differenza con il nostro ‘commitment’. tra i primi ad adottare policy per il rispetto dell’ambiente, oggi siamo particolarmente orgogliosi di offrire costantemente possibilità di lavoro a persone giovani investendo nella loro formazione in attesa che, esperienza dopo esperienza, comincino a brillare.

Non siamo i migliori, non siamo gli unici ma, spesso ci hanno detto, siamo speciali. Non resta che provare per credere.

TUTTO NASCE PER CASO

Non possiamo dire che Bye Bye Silos fosse prevista. E’ stato un caso fortunato, nato dalla volontà della fondatrice Sabina Minutillo Turtur di dare avvio a questa struttura nel 2017 che si posizionava con un forte focus sul mercato degli eventi e della comunicazione digitale poco prima della pandemia da Covid 2019.

Sabina Minutillo Turtur

All’inizio del 2020 Bye Bye Silos, dopo i primi anni di avviamento, aveva finalmente conquistato una sua solidità e si accingeva a chiudere con un fatturato di tutto rispetto e la conferma di un team di oltre 10 persone. Ma il ‘prevedibile’ successo non si è purtroppo avverato, è facile immaginare le perdite, l’iter per non andare a fondo e il processo di recupero fatto di impegni verso banche e verso le persone che qui lavoravano e a cui si è garantita la possibilità di vivere dignitosamente il lungo periodo di stop forzato; sono stati anni molto difficili per il nostro management, che si è caricato della gestione finanziaria e del gruppo di lavoro, che ne è uscito però rigenerato e consapevole. E ora è ripartito più motivato che mai!

 

E’ venuto il momento di chiudere, tanto nessuno legge mai:) e allora qualche minuto ancora per i pochi interessati per spiegare il nostro nome. Premettiamo, per i pochi che non lo sapessero, che ogni nuovo soggetto che si affaccia nel mondo della comunicazione ha l’incubo di lavorare sul proprio brand. E così è stato anche per noi. Come chiamarci? Pensando pensando, sospinti da voli pindarici, abbiamo alla fine deciso di ‘atterrare’ sulla metafora dei silos intesi come contenitori chiusi verticali per dire, grazie al bye bye iniziale,  che ce ne distacchiamo. Non crediamo in nulla di chiuso, nè all’interno nè all’esterno. Abbiamo scoperto di non essere gli unici a pensarla così, visto che sempre più creativi hanno deciso di investire la loro creatività per ridisegnare i silos, che oggi sono diventati il simbolo dell’espressività pop di street artist e non solo.

IL RAPPORTO CON GLI STREET ARTIST

La nostra sintonia con il mondo degli artisti murali o street artist è quindi un fattore identitario su cui abbiamo continuato a lavorare anche durante la vera attività di Bye Bye Silos. Insieme ad alcuni di loro, durante il terribile momento della Pandemia abbiamo sviluppato il progetto sociale Diciaminsiemegrazie che ha portato alla realizzazione di 14 opere murali in altrettante strutture sanitarie del lazio, in memoria del sacrificio del personale medico e paramedico.